Museo geologico di Ampezzo
Il Museo Geologico della Carnia, situato ad Ampezzo, può essere considerato a tutti gli effetti uno dei gioielli culturali del nostro Paese: consigliatissimo agli appassionati di geologia e non solo, tutti gli anni è visitato da migliaia di turisti chi apprezzano la tradizione culturale del nostro Paese e che desiderano apprendere saperne di più sulla terra e la sua formazione. Oltre a essere accessibile anche ai disabili, è uno dei pochi musei italiani per cui il biglietto d’ingresso è gratuito. Non è un caso se è situato proprio nella Carnia, un vero paradiso terrestre incontaminato. Questa zona, infatti, resta una delle poche in Europa a possedere ancora un patrimonio geologico e paleontologico praticamente intatto, conservato in maniera eccellente. Attraverso l’osservazione di tale patrimonio, dunque, è possibile risalire alle varie vasi dell’evoluzione territoriale che ha avuto luogo sulle Alpi Carniche in un periodo di tempo che copre all’incirca quattrocento milioni di anni.
Ricchissimo di fossili ancora intatti, i quali molto spiegano dell’evoluzione della vita umana e animale sulla terra, questo territorio è un punto di riferimento importante per i geologi poiché riproduce concretamente la successione rocciosa ordoviciano-giurassica.
La nascita del Museo Geologico di Ampezzo è detta proprio dalla volontà di preservare questo patrimonio e tramandarlo alle generazioni future. Non solo gli esperti, dunque, ma anche semplici turisti in cerca di nuove meraviglie potranno compiere al suo interno un viaggio indimenticabile, un ritorno alle origini della Terra come non l’abbiamo mai conosciuta. Ospitato nella caratteristica cornice del Palazzo Angelo Unfer, il Museo è stato creato seguendo standard moderni e finalità didattiche; le rocce e i fossili che vi sono contenuti sono catalogati e la loro storia riccamente illustrata sui pannelli che tappezzano le sale del Museo: dal Siluriano ad Devoniano, dal Carbonifero ai mari del Triassico, lo sguardo del visitatore si perde nella notte dei tempi. I più piccoli, poi, non avrenno tempo di annoiarsi: è stato infatti allestito uno spazio interamente dedicato a loro, dove potranno dilettarsi in divertenti giochi che hanno come scopo quello di avvicinarli alle scienze e, nello specifico, alla geologia. Potranno leggere, scambiarsi opinioni e sperimentare seguiti dal personale specializzato del Museo.
Per chi desidera alloggiare nei dintorni del Museo c’è solo l’imbarazzo della scelta, ma solo una è la soluzione che metterà d’accordo grandi e piccini, consentendo a singole famiglie, coppie e comitive di godere appiena dell’atmosfera tipica della montagna: si tratta dell’albergo ristorante Riglarhaus, una delle eccellenze della zona. Situato in una posizione caratteristica, accanto a un ruscello che scende a valle fino a tuffarsi nelle acqua cristalline del lago di Sauris (“Riglarhaus”, infatti, nell’antico dialetto viennese significa letteralmente “la casa vicino al ruscello”), questo albergo è realizzato interamente in pietra e legno, proprio come vuole la tradizione di questi luogo. Arroccato a 1200 metri di altezza, gode dell’aria più pulita che si possa respirare e di una vista mozzafiato sulle Malghe montane e il lago di Sauris; non solo: il rinomato ristorante prepara piatti appartenenti alla tradizione gastronomica del luogo, utilizzando prodotti rigorosamente locali, come le squisite erbe di campo che nascono spontanee in primavera. Le camere, recentemente ristrutturate e dotate di ampi balconi, offrono agli ospiti l’opportunità di svegliarsi ogni mattina circondati dal verde dei boschi. Completamente climatizzato, adatto sia come location invernale che come punto d’appoggio estivo, l’albergo Riglarhaus è il punto di riferimento di fiducia di molti turisti affezionati sia italiani che stranieri. Se desiderate una vacanza indimenticabile, non vi resta che provarlo!